fisioterapia e brevi racconti

qui i pazienti possono raccontare sia le loro impressioni sul trattamento presso muovi.it sia i loro commenti sulla fisioterapia (restando anonimi o, se lo desiderano, usando il loro nome); non è obbligatorio usare l'italiano, se la lingua madre è un'altra.
Spunti possibili per un racconto:
- la percezione di un corpo dolente e di un corpo sano
- quali esperienze di fisioterapia conosco
- la fisioterapia presso muovi.it
- la fisioterapia e l'esercizio fisico in palestra
- la prevenzione a casa e nelle attività quotidiane
- i miei consigli agli altri pazienti
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9 commenti:

Christine Anderson FCJ ha detto...

Hello - I have had pain for two years and only went to my doctor. I realise now I could have gone to a physiotherapist and that would have helped me to avoid an operation on my foot. Physio has been a great help and I now know the importance of it. I am truly grateful for this discovery and am making good progress thanks to Gloria and my surgeon

Anonimo ha detto...

Quell'anca pigra e dolorosa che regolarmente ritornava ad affaticarmi il passo... le ginocchia, invece, imprevedibilmente irrigidite per il male ad ogni scalino - scendere le scale, soprattutto. E poi, di tanto in tanto - ma qui la causa era sicura: uno sforzo eccessivo e squilibrato della schiena- quei terribili torcicollo dalla nuca fino ai polsi! Fino ai quarant'anni non ci fai caso, li affronti come prove, come limiti del tuo corpo da sfidare e superare. Ma ora, ora al dolore fisico si aggiungeva un sospetto mortificante e deprimente: sto invecchiando. E non c'è niente da fare; questo è il futuro del mio corpo!
Poi ti risolvi a tentare un approccio meno ipocondriaco. Accantoni i pregiudizi scettici sulla possibilità di qualsiasi forma di miglioramento e ti risolvi ad farti visitare da un professionista. I quarant'anni restano e aumenteranno, l'usura del corpo continuerà, ma scacciare il dolore è possibile. Anche solo, a volte, con un po' di educazione a un più corretto movimento e una più ergonomica postura.

Anonimo ha detto...

44 anni.... ex sportivo piuttosto serio... ora ridotto ad essere uno dei tanti sportivi della domenica...
oltretutto lo sport da me praticato, il tennis, mi ha lasciato per ricordo una scoleosi che troppo spesso si fa sotto con dolorini vari...
si, è uno sport asimmetrico ed ora ne pago le conseguenze...
sono pigro, non sono MAI riuscito a fare ginnastica posturale, correttiva od altro...
da ragazzo ero sempre alle prese con massaggi defaticanti per le gambe, le spalle ecc...
ora, dopo molti anni vorrei riprendere a farne.... non solo per gli innegabili benefici fisici che ne conseguono ma anche e soprattutto perchè vivo sempre di corsa, lo stress fa parte del mio quotidiano... sento davvero la necessità di prendermi del tempo per me stesso, chiudere gli occhi e dedicare quel tempo alla mia serenità, al mio equilibrio.
lo dico sempre... ma non lo faccio mai... devo impormi di trovare tempo per me stesso.
a volte credo che avrei bisogno che qualcuno me lo imponga, che qualcuno dall'esterno mi parli con autorevolezza e mi dica di fare una cosa piuttosto che un'altra... si, è vero, caratterialmente sono un debole... e le persone come me cercano sempre qualcuno più forte a cui affidarsi...
non so, ho scritto cose inutili... ho parlato di me... non so nemmeno perchè l'ho fatto.. mi sono aperto un pochino... ho fatto intravedere qualcosa di me...e forse questa cosa già mi fa stare meglio...

michele

glo ha detto...

grazie michele per il suo racconto. Essendo stato uno sportivo, ha una marcia in più, nel senso che è (è stato) abituato a tener conto dei messaggi che il suo corpo le manda. Si ricordi che anche il corpo ha una memoria e che forse basterebbe poco (10 minuti al giorno) per riprendere una buona forma. Non sto pensando al massaggio, perché se anche sul momento ha un affetto distensivo, non lascia dei risultati a distanza......nel suo caso potrebbe essere indicata la fisioterapia in acqua oppure la terapia manuale (mobilizzazione leggera delle articolazioni senza le manovre brusche della chiropratica), prima però deve convincersi che nessuno meglio di lei le può dare le giuste motivazioni per prendersi cura della sua salute.a presto, glo

glo ha detto...

michele, lei scrive nella email che mi ha mandato: “…pensa davvero che basterebbero 10 minuti al giorno...? probabilmente si, probabilmente ha ragione. quando mi allenavo lo facevo, ovviamente, con costanza e questo era la chiave del successo, sia fisico che sportivo.
da un pò di anni che ho perso la pazienza per dedicare tempo "attivo" a me stesso... ho ripreso a fare gare, competizioni ma senza il supporto dell'allenamento.... con risultati negativi sia sotto l'aspetto agonistico... che fisico.. gli acciacchi sono aumentati...” e nella sua valutazione riconosce che l’attività fisica le era d’aiuto per il suo benessere fisico e per raggiungere obiettivi sportivi. Poi continua: “…io sono molto più predisposto a dedicare anche un'ora al giorno per me stesso ma in modo "passivo"... cioè rilassandomi e lasciandomi completamente nelle mani di un fisioterapista che mi faccia passare un'ora a occhi chiusi e senza pensare a nulla....si, credo che il massaggio classico, tradizionale, anche se mi rendo conto sia il meno adatto (cura il sintomo, non la causa...) è quello più adatto alla mia poca disponibilità a rimettermi in gioco...”, e qui dice che le sue esigenze attuali sono quelle di rilassarsi, di staccare la spina, ma non di recuperare un benessere fisico. Per raggiungere questi obiettivi però non c’è bisogno di un fisioterapista, ma di un massaggiatore. Se invece intende ritornare a dialogare con il suo corpo e non solo ad ammansirlo per un po’, dovrebbe fare dei trattamenti fisioterapici adatti a questo. Non voglio essere irriguardosa nei confronti del lavoro dei massaggiatori, ci mancherebbe! Ma è un po’ come se la sua auto avesse un problema meccanico e lei la portasse a lavare la carrozzeria…..

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Oggi per la prima volta accedo a questo simpatico sito e con piacere aggiungo anche la mia idea!
Sono anche io una sportiva, sicuramente non al livello agonistico che citava il signor Michele, però adoro lo sport, gioco moltissimo a beach volley e non solo in estate, oltretutto adoro attività tipo spinning, running ecc...
Sono solidale con il signor Michele, ance io trovo il massaggio un'attività rilassante che toglie le energie negative per ridarne positive.
E' vero che non è sufficiente per rieducare il fisico ma quanto è bello farselo fare....??!!!! :-)
Perdonatemi il tono scherzoso ma davvero ritengo decisamente accattivante tutto ciò che riguarda il "periodo" del massaggio, da quando ci si spoglia(consapevoli di mettersi in mani forti, vigorose ma al tempo stesso delicate), a quando ci si sdraia (sapendo che proprio quelle mani presto saranno su di te), a quando quasi ci si lascia completamente andare quasi fino all'addormentarsi (è straordinariamente bello quel momento), a quando purtroppo una vocina ti ricorda che è tutto finoto e che devi alzarti lentamente, prima sederti (è l momento che io desidero arrivi sempre più tardi!), a quando il tuo corpo ora è li, nudo, rilassato e chi ti ha fatto i massaggio (non importa se uomo o donna) ti guarda, ti osserva sapendo che ti ha dato piacere.

Credetemi, sono momenti speciali, è un peccato non viverli.
Signor Michele, se ha la possibilità continui a farli, ovviamente senza nulla togliere al lavoro (diverso) del fisioterapista che deve mettere al servizio del cliente tutto un altro tipo di professionalità che io (lo ammetto) non conosco a fondo.
Ho 33 anni, forse quando arriverò all'età del Signor Michele avrò bisogno anche di loro...!

Ciao!
Stella

Anonimo ha detto...

Dopo essere stata operata a due dita di un piede ho fatto fisioterapia con Gloria. Ho imparato pian piano a fare gli esercizi utili, anche aiutata dai simpatici disegni.
Anche se ho ancora da fare una lunga strada,sono sicura che la base messa con la sua professionalità,pazienza,serenità e sostegno morale mi sarà utile ai fini di una guarigione completa (si spera)

Anonimo ha detto...

Un piccolo dolore, una strana eruzione cutanea, un leggero malessere e cominciano i cattivi pensieri. L'organismo si usura, le tossine si accumulano, l'energia diminuisce e passati i 40 anni la paura delle malattie (di quelle brutte e serie) comincia ad essere un cruccio quotidiano. A questo punto può scattare quella che definirei la "medicalizzazione dell'esistenza". Medici, specialisti, analisti, lunghe attese negli ambulatori, diagnosi, terapie. E un tentativo dietro l'altro. Le analisi non bastano mai, ne fai una e con i risultati in mano te ne chiedono un'altra. Poi si comincia con una terapia. Non serve a niente (nel migliore dei casi) e si passa ad un'altra. Insomma, conosco tanta gente che trascorre una parte importante della propria vita a cercare di salvare la propria vita. Come il famoso serpente che si morde la coda. E così facendo perde lentamente ma inesorabilmente brandelli importanti di esistenza. Io non voglio salvarmi ad ogni costo. Non credo alla prevenzione: ho conosciuto gente che non è stata affatto salvata dalla "prevenzione", moderna parola magica sillabata in ogni trasmissione televisiva o articolo che si occupi di medicina. Quindi quello che cerco è qualcuno che si prenda cura di un organismo che comincia ad invecchiare, agendo contemporaneamente sul fisico e sull'energia vitale, anche con il ricorso a terapie alternative. E chissenefrega se la medicina ufficiale deplora queste pratiche. In fondo, quello di cui sono convinto è che abbiamo innanzitutto bisogno di "voler guarire", desiderio tutt'altro che scontato, e, a volte, certe persone riescono meglio di altre a risvegliare questa volontà.

Anonimo ha detto...

Ho iniziato fisioterapia da poche settimane e comincio ad avere una consapevolezza del mio corpo diversa e ad utilizzare dei muscoli che penso per una vita siano stati a dormire. E dopo aver invidiato la postura di Glo comincio a sentirmi e vedermi più dritta. E che dire dell'emicrania con cui sono nata...sembra che io riesca per la prima volta a domarla ma per scaramanzia non lo dico a voce troppo alta. Intanto si continua a lavorare anche con piccoli gesti ed esercizi quotidiani.